Fondi storici

 

Tra i 161 incunaboli posseduti meritano particolare segnalazione il De divinis institutionibus di Lattanzio stampato a Roma nel 1468, alcuni bellissimi esemplari di edizioni aldine quali l’Opera omnia di Aristotele del 1495-98, l’Opera omnia del Poliziano del 1498 e, tra quelli illustrati, il famoso De re militari di Valturio stampato a Verona nel 1472, il Dante di Niccolò della Magna stampato a Firenze nel 1481 con le incisioni di Baccio Baldini su disegni del Botticelli e il Tito Livio di Giovanni Vercellese stampato a Venezia nel 1493 ornato da 240 eleganti xilografie.

Il fondo antico a stampa della Biblioteca è particolarmente ricco di edizioni del secolo sedicesimo.

Di rilevante interesse storico, giuridico e amministrativo è una raccolta di leggi del Granducato di Toscana, parte a stampa e parte in copia manoscritta proveniente dal soppresso Collegio Ferdinando.

Il patrimonio bibliografico storico della Biblioteca Universitaria, acquisito con lasciti, donazioni ed acquisti, documenta la vita culturale e universitaria pisana grazie alle sue pregevoli collezioni.

Segnaliamo tra le raccolte ottocentesche e novecentesche quella storico letteraria di Alessandro D’Ancona, quella filologica di Michele Ferrucci, latinista e direttore della Biblioteca nella seconda metà dell’Ottocento, il fondo Franceschi, di contenuto storico e religioso e le raccolte Braschi, Chiesi-Alinari, Paoli, Simoneschi,Tartara e Orsini-Baroni, quest’ultima contenente opere di prevalente interesse teatrale.

La Biblioteca possiede anche importanti fondi storici di interesse scientifico tra i quali ricordiamo le biblioteche Corridi del secolo XIX e Timpanaro del secolo XX di interesse matematico e fisico, le collezioni mediche Buonamici e Feroci e il particolare legato Lombardini di carattere prevalentemente veterinario.

Il fondo storico delle Tesi di Laurea composto da circa 20000 tesi manoscritte e dattiloscritte, datate dal 1868 fino alla prima metà del novecento, comprende tra le più significative quelle redatte da personalità politiche ed intellettuali quali Delio Cantimori, Aldo Capitini, Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Ludovico Raggianti, Carlo Rubbia e le tesi di licenza di Giovanni Gentile e Giovanni Gronchi; un cenno a parte merita la tesi di laurea di Enrico Fermi ritenuta perduta per anni e ritrovata nel 1990.

Di particolare interesse per gli studi di storia locale è il fondo Sezione Toscana che raccoglie, dal 1800 ai nostri giorni, i documenti più significativi relativi alla Toscana e, in particolare, alla provincia pisana.
Ricordiamo tra questi la Legislazione toscana raccolta da Lorenzo Cantini, gli Statuti inediti della città di Pisa dal XII al XIV secolo raccolti e illustrati da Francesco Bonaini, gli Annali pisanidi Paolo Tronci, la Storia della Toscana di Filippo Inghirami e quella di Antonio Zobi ed infine ilDizionario geografico fisico storico della Toscana di Emanuele Repetti.